Si è svolta sabato 21 aprile, a Palagianello, la festa diocesana per i 150 anni dell’Azione Cattolica, in una giornata di caldo quasi estivo e, soprattutto, di gioia contagiosa che ha invaso le strade e i luoghi della città.

Nel primo pomeriggio, tutti i partecipanti – ragazzi, giovani, adulti – sono stati accolti all’interno della chiesa Madonna delle Grazie, in cui, dopo i saluti di rito, ha avuto inizio l’incontro di preghiera guidato dal nostro Vescovo Claudio. È stata scelta la figura di Maria, madre di Dio e madre nostra, quale filo conduttore della preghiera, in quanto da sempre illumina, sostiene e segue il cammino dell’Azione Cattolica. Anche il Vescovo, infatti, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza di affidarsi a Maria, “Colei che ci dona suo Figlio” e ha invitato tutti a “farsi accompagnare dalla vita e dal pensiero dei testimoni dell’Azione Cattolica, figure esemplari, che nel corso del tempo hanno lasciato segni indelebili di valori cristiani e che hanno anche dato un contributo importante di servizio al Paese”; il Vescovo, quindi, ha rimarcato che la festa per i 150 anni è un momento di riflessione profonda “su quello che è il senso della nostra Associazione ma, allo stesso tempo, è giusto che sia anche un momento di gioia coinvolgente, perché se non c’è gioia la nostra fede non è di qualità”. E ha invitato tutti ad essere sempre “portatori di fiducia e speranza”.  Alla fine della preghiera, il presidente diocesano, Giovanni Pietricola, ha salutato i presenti e ha annunciato l’arrivo in chiesa, direttamente da Roma, del vice presidente nazionale Michele Tridente.

Subito dopo, la “carovana di gioia” si è spostata verso il suggestivo Anfiteatro comunale, in cui si è svolta la festa con musica, divertimento, testimonianze…

È stato il massafrese Giuseppe Giannotta, a presentare e ad animare, vero e proprio mattatore della serata, con la sua simpatia, la bravura e la creatività di un talento eclettico che ha saputo spaziare dalla conduzione alla musica (con la canzone di Jovanotti “Ti porto via con me” remixata appositamente per l’occasione), dal confronto con gli ospiti fino allo spazio dedicato ai testimoni dell’AC diocesana.

La serata è iniziata con l’ascolto dell’audio delle parole di Papa Francesco per i 150 anni dell’Azione Cattolica Italiana e, subito dopo, c’è stato un bel momento in cui Domenico Labalestra ha interpretato un breve monologo, liberamente tratto dai discorsi di Don Tonino Bello, con parole intense ed emozionanti dedicate agli aderenti di AC; poi durante le note della canzone “Adesso”, del cantante tarantino Diodato, lo stesso Domenico ha legato a dieci palloncini tenuti da ragazzi dell’ACR altrettanti fogli con l’immagine di figure esemplari della storia associativa, come per esempio Alberto Marvelli, Piergiorgio Frassati, Vittorio Bachelet…e, al termine della canzone, sono stati fatti volare verso in cielo.

Il primo ospite a salire sul palco è stato il cantautore Francesco Sportelli, autore dell’inno “Futuro presente” per i 150 anni, il quale ha dialogato con Giuseppe Giannotta in un’intervista in cui ha ripercorso la sua storia di cantante, autore di Musical e spettacoli, molto attivo nelle iniziative della Pastorale giovanile nazionale e dell’Azione Cattolica, di cui tra l’altro è stato aderente. A conclusione dell’intervista, Sportelli ha cantato la sua bellissima canzone, composta proprio per i 150 anni.

Divertente, poi, lo show del “Grande Lebuski”, pensato per piccoli e grandi, che ha fatto ridere di gusto con le sue battute, le sue gag, le acrobazie e le performance da ottimo giocoliere.

Molto importante è stata la presenza del Vice presidente nazionale di AC, Michele Tridente, il quale è stato presente sia durante la preghiera in chiesa con il Vescovo sia per tutta la festa all’Anfiteatro. Nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di ricordare il 150° di fondazione della più antica aggregazione laicale italiana, proprio perché il radicamento sul territorio e la dimensione nazionale si intrecciano profondamente, fin dalle origini, anche con valori che accompagnano la storia stessa dell’Italia. Ha parlato anche del ruolo che stanno avendo i giovani di AC nella preparazione del Sinodo di ottobre che avrà al centro proprio i “Giovani”. È stata una bella chiacchierata, in cui tutti i partecipanti hanno potuto ascoltare da vicino una testimonianza rilevante di un responsabile nazionale, che ci ha confermato  l’importanza dell’esperienza associativa, che è senza dubbio un’opportunità speciale per vivere e testimoniare la nostra fede. Aderire all’Ac, infatti, ha confermato Michele,  è rinnovare l’appartenenza a una famiglia di persone e a una proposta ideale che serve per la crescita personale e spirituale. Dentro l’Ac vi è una proposta che fa maturare le persone, attenta al momento che stanno vivendo.

Nel corso della serata si sono susseguite anche le varie “esibizioni” di alcune associazioni parrocchiali, attraverso una canzone, una coreografia o recitazione, hanno lanciato un messaggio per la loro storia locale, che caratterizza il laicato in AC.

Molto intensi sono stati, poi, i momenti vissuti durante l’assegnazione dei riconoscimenti che il Consiglio Diocesano, su segnalazione delle vicarie, ha consegnato a vari testimoni diocesani, che nel corso della loro vita si sono distinti per il loro impegno in Azione Cattolica e per la loro testimonianza di fede: Antonio Narraccio, per Castellaneta; Amedeo “Deuccio” Orsini, per Palagiano; Ninetta Dicensi; Grazia Romano; Michele Notaristefano e Giovanni Antonicelli per Massafra; Franco Vizzielli, per Ginosa; Nicola Carucci, per Mottola; Pietro Vasto e i coniugi Bonfanti, Antonio e Maria, per Laterza.

C’è stato anche un momento dedicato agli ex presidenti diocesani, che nel corso degli anni si sono succeduti nella nostra associazione, i quali hanno interagito con Giuseppe Giannotta e con l’attuale presidente, ricordando gli anni in cui hanno guidato l’AC diocesana. A tutti è stato consegnato un ricordo della giornata e dei 150 anni.

La serata si è conclusa con Francesco Sportelli che ha ricantato l’inno e Giuseppe Giannotta che ha salutato con quello che è subito diventato un tormentone: il “Ti porto via con me dell’Azione Cattolica”, mentre i partecipanti rimasti, salivano tutti sul palco a cantare, saltare e ballare.

Rimarrà, di certo, nella storia questa festa della nostra AC Diocesana, una giornata unica nel suo genere, che sarà ricordata a lungo. La presenza col Vescovo degli assistenti diocesani Don Domenico Affortunato e Don Graziano Marangi, ha arricchito ancor di più di significati l’iniziativa, segno della vicinanza della Chiesa alla grande famiglia dell’AC.

Le fatiche e le difficoltà di organizzare un evento di tale portata, sono state ripagate dalla presenza di tutte le associazioni parrocchiali, dalla felicità sui volti dei ragazzi, dai sorrisi e dalla gioia visibili in tutti i partecipanti. Questa giornata è stata un’occasione originale per fare memoria grata della storia dell’AC che ci ha preceduto, ringraziare per questo tempo straordinario che ci è donato nel presente e progettare un futuro ancora più bello.

Il Coordinamento dell’Organizzazione

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