Carissimi lettori di Adesso,
in preparazione all’imminente assemblea diocesana per l’inizio del nuovo anno pastorale, sono lieto che il nostro periodico diocesano dedichi uno speciale per aiutare la nostra comunità a non dimenticare troppo in fretta.
Fermati ancora un po’ – titolo della rubrica settimanale dedicata al Vangelo della domenica – è un invito che continuiamo a rivolgere a tutti: non affanniamoci a recuperare gli schemi cronologici pre-Covid (se così possiamo dire). Occorre metabolizzare una volta di più l’evidente richiesta di cambiamento dei nostri paradigmi quotidiani sia a livello comunitario e, ancor prima, a livello personale.
Sono stati mesi intensi quelli che ci stiamo lasciando alle spalle e non sappiamo davvero cosa ci attende se non ci impegneremo tutti a fare la nostra piccola parte.
Anche la nostra assemblea diocesana sarà vissuta in maniera differente; come è noto, potranno parteciparvi in presenza solo i delegati dei Consigli Pastorali Parrocchiali. A tutti sarà offerta la possibilità di seguire la diretta streaming dell’evento; quello che qualche tempo fa pareva solo auspicabile, ora è diventato necessità stringente per permettere a tutti di prendere parte alla vita della comunità diocesana.
E’ tempo di ripensare i nostri schemi e di accogliere la salutare provocazione del Santo Padre Francesco nell’Enciclica Fratelli tutti: “Oggi possiamo riconoscere che «ci siamo nutriti con sogni di splendore e grandezza e abbiamo finito per mangiare distrazione, chiusura e solitudine; ci siamo ingozzati di connessioni e abbiamo perso il gusto della fraternità. Abbiamo cercato il risultato rapido e sicuro e ci troviamo oppressi dall’impazienza e dall’ansia. Prigionieri della virtualità, abbiamo perso il gusto e il sapore della realtà». Il dolore, l’incertezza, il timore e la consapevolezza dei propri limiti che la pandemia ha suscitato, fanno risuonare l’appello a ripensare i nostri stili di vita, le nostre relazioni, l’organizzazione delle nostre società e soprattutto il senso della nostra esistenza” (n.33).
Colgo, infine, l’occasione per esprimere gratitudine alla Federazione Italiana Settimanali Cattolici (FISC) a cui il nostro periodico aderisce per la bella iniziativa promossa perché nessun lettore viva di una memoria (troppo) corta questo tempo così particolare: fermiamoci ancora un po’! Non sarà tempo perso, anzi; sarà tempo guadagnato nel recupero della nostra umanità filiale e fraterna.

+ Claudio