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Restauro della tela di San Gaetano: il messaggio del Vicario Episcopale del settore Cultura don Domenico Giacovelli

Reverendo Parroco,
Signor Presidente e soci dell’Archeogruppo,
Prof. Signorini e collaboratori,
gentili invitati ed ospiti:
mi corre anzitutto l’obbligo di scusare la mia assenza, ma impegni familiari mi impediscono di intervenire fisicamente a questo momento così significativo. Nel contempo, desidero esprimere un motivo di compiacimento ed uno di rammarico.
Il compiacimento è per l’operato di chi ha inteso farsi generosamente carico di questa iniziativa. Nel frequente, lagnoso reiterarsi di banali considerazioni sulle condizioni del nostro patrimonio culturale, c’è ancora chi - credendo fermamente nella importanza della funzione educativa che i beni culturali possono svolgere nella società a più livelli - si preoccupa della loro conservazione e della loro tutela, che passano anche attraverso azioni volte al loro recupero che, come in questo caso è accaduto, devono sempre essere affidate ad esperti del settore e non a mani dedite alla improvvisazione. Il rammarico è per la mia assenza in una circostanza in cui si parla del Santo della Provvidenza. Nelle mie ormai frequenti permanenze a Napoli per motivi di studio, ho potuto alloggiare presso la casa teatina di San Paolo maggiore e così respirare in quel luogo la spiritualità di San Gaetano, che fu e continua ad essere un punto di riferimento importantissimo nella storia della santità cristiana. Accanto alle spoglie del santo, in quel tempio si custodiscono i resti di altri grandi uomini che non si possono dimenticare. Non si può mancare di ricordare la testimonianza di vita di Sant’Andrea Avellino (che fu chierico regolare) e l’operato del cardinale Paolo Burali d’Arezzo, anch’egli sacerdote teatino, arcivescovo amatissimo della chiesa partenopea, sebbene solo per un paio di anni. Se questa mia confidenza con la vicenda teatina rafforza, perciò, il dispiacere per l’assenza di questa sera, al contempo mi spinge a trasmettere a tutti i presenti un incoraggiamento a proseguire in questa direzione di attenzione e cura per la nostra storia ed il nostro territorio. Auspico la piena riuscita alla serata.

D. Giacovelli,
vicario episcopale per il patrimonio culturale ecclesiastico.