Il campo estivo dell’ACR della diocesi di Castellaneta, formato dalle parrocchie di Massafra, Laterza, Palagiano, Castellaneta, è iniziato alle 10 del primo Venerdì di Luglio. Gli educatori hanno scelto, come tema principale, la storia di Abram che hanno iniziato a trattare fin da subito raccontando a grandi linee la sua storia per poi spiegarla, più dettagliatamente, nella durata del campo. Ad ogni ragazzo è stata consegnata una busta contenente il libricino con tutte le preghiere e le attività che hanno svolto insieme ed altri gadget che hanno utilizzato successivamente. Ovviamente tutti e trentatré gli accierrini sono stati divisi in tre gruppi per l’organizzazione delle faccende domestiche e dei laboratori programmati. Purtroppo non tutti si sono adattati subito al clima del campo perché, dopo le varie quarantene obbligatorie, i ragazzi hanno minimizzato lo spirito di socializzazione e della condivisione. Nonostante questo quattro ragazzi, gli educatori più giovani (14-19 anni), si sono messi a disposizione per aiutare gli altri istruttori e i bambini nel cammino di quei tre giorni.

Un grande evento è accaduto il secondo giorno, quando, abbiamo ricevuto l’onore di ospitare sua eccellenza il vescovo Mons. Sabino Iannuzzi e di chiacchierare insieme a lui. Malgrado il poco tempo trascorso insieme a Sua Eccellenza, dovuto ai suoi impegni, l’abbiamo ringraziato perché è stato un incontro importate sia per noi che per i nostri accierrini che hanno animato il dibattito con numerose domande. D’altronde si sà che i bambini sono tanto curiosi quanto attenti, competitivi e profondi perché puri e sinceri. L’abbiamo potuto constare con le varie attività: dai giochi d’acqua a squadre alla creazione di un cartellone, avvenuto dopo un dibattito guidato da noi educatori, sull’amore e tutte le sue forme e i suoi colori; Gli accierrini hanno potuto imparare e riconoscere numerose tipologie di amore individuandole prima nella loro quotidianità e poi anche all’esterno con l’esempio di un racconto di Abramo. Arrivata la sera, le nostre amate cuoche hanno fritto i panzerotti per tutti – anche questa è una forma d’amore – che hanno dato la carica giusta per dirigerci con energia verso la passerella dato che, alcuni educatori e bambini, hanno organizzato una piccola festicciola all’insegna dell’eleganza e del divertimento coinvolgendo tutti.

L’ultimo giorno, gli educatori più grandi, ci hanno svegliato dolcemente a suon di pentole e mestoli, hanno ingannato anche noi animatori più giovani. Come sempre abbiamo fatto un’abbondante colazione insieme e abbiamo letto l’ultimo racconto di Abramo su cui, in gruppi, abbiamo discusso insieme al tematica della sorpresa e dell’accoglienza. Abbiamo chiuso in bellezza con l’arrivo dei genitori nel tardo pomeriggio che ci hanno sorpreso portandoci focacce, bibite e quant’altro, tutto l’occorrente per una piccola festa preceduta da una messa celebrata da Don Roberto. Questo campo scuola ci ha arricchito come sempre ma, personalmente, l’aspetto più bello è stato la conoscenza sia della storia di Abramo, sia delle varie tematiche che delle persone stesse. Questo perché i campi di ocesana ti permettono di conoscere molte più persone presenti nella diocesi e di arricchirti con le loro esperienze. Ringrazio tutti coloro che si sono messi in gioco per riuscire a realizzare questo campo scuola che ha formato tutti nel prendo.

Montemurro Maria Antonietta

Tutte le foto sono sulla pagina Facebook dell’Azione Cattolica diocesana