Dopo un mese di pieno servizio, la Casa della Misericordia sta diventando sempre più un punto di riferimento nel territorio diocesano. Gli ospiti che attualmente si recano ogni giorno per condividere un pasto caldo sono più di venti, tutti di Castellaneta, per lo più over 55 a cui si aggiunge qualche persona più giovane. Di questi il 20% si è aggiunto nelle ultime due settimane.
I volontari che si preoccupano di accogliere e di garantire la serenità in un clima familiare, caratteristica di Casa della Misericordia, sono numerosi e provengono anche dai Paesi limitrofi. Ogni giorno al’interno della struttura operano 4 o più volontari insieme ai giovani del Servizio Civile Nazionale in servizio alla Caritas diocesana e ai cuochi.
La gestione della Casa della Misericordia è affidata alla Fondazione “Il Samaritano Castellaneta – Onlus” che ha previsto anche un servizio di trasporto per chi ha difficoltà a raggiungere la Casa.
Sono davvero tante anche le donazioni attraverso cui ogni giorno si rendono presenti diverse attività commerciali, associazioni, confraternite, insieme all’Amministrazione comunale e a singoli donatori e alla scuole della Città.
La Casa della misericordia sta diventando un’esperienza di umanità per tutti, anche per i bambini che, in una scuola elementare di Palagianello, hanno fatto una raccolta di viveri destinata alla mensa e si sono “sporcati le mani” dando il loro piccolo aiuto all’interno della struttura per qualche ora.
Non va dimenticato che i dati riguardanti le diverse povertà di oggi sono davvero preoccupanti; pertanto, c’è da superare quel pregiudizio, quello stato di vergogna e di umiliazione che spinge a nascondersi; l’esperienza della Casa della Misericordia non soddisfa, infatti, solo un bisogno primario, ma favorisce anche un percorso di re-inclusione sociale.
La Casa della misericordia è una realtà in crescita e si propone a tutti come un luogo dove trovare “volti amici” e dove è possibile “sporcarsi le mani” per dare concretezza alla nostra adesione di fede.
Rosa Miola