Nel corso dell’annuale appuntamento degli operatori dei media con il Vescovo Maniago, è stato presentato il nuovo logo della Diocesi di Castellaneta.

Quella di martedì 30 maggio a Castellaneta non è stata la solita conferenza affidata ad un unico relatore. Si è trattato piuttosto di un intenso momento di condivisione sul tema indicato dal Santo Padre per la 51a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: “Non temere perché io sono con te”. Comunicare fiducia e speranza nel nostro tempo. 

L’incontro è stato introdotto dal Direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali, don Oronzo Marraffa, il quale – dopo aver richiamato brevemente la complessità del fenomeno mediale dal punto di vista educativo , ecclesiale e sociale (ha anche citato il Manifesto delle parole non ostili) – ha invitato i giornalisti presenti ad offrire il proprio contributo alla luce delle parole del Papa.

Nel loro breve intervento essi hanno richiamato l’importanza di una accurata chiarezza per riconoscere quali i fatti e quali siano le opinioni “poiché – ha affermato Michele Cristella – spesso capita che il giornalista si schieri da una parte” perdendo così quella capacità di equilibrio che dovrebbe contraddistinguerlo. Gino Dell’Orco ha messo in evidenza la fase di crisi che sta attraversando il giornalismo per diversi motivi: mancano le risorse, le notizie sono date in maniera superficiale, la gente è poco affezionata alla lettura. Marilena Surdo ha condiviso l’avvertita esigenza del momento della riflessione prima di poter scrivere un articolo e, analogamente, prima di ogni forma di comunicazione che si voglia autentica e rispettosa. Nicola Natale, ringraziando la Diocesi per aver organizzato l’evento, ha ribadito la necessità della formazione: “tutti si improvvisano giornalisti, ma comunicare richiede impegno e preparazione”. 

Il Vescovo della Diocesi, monsignor Claudio Maniago, è partito dalla domanda “cui prodest?” (a chi giova?) che egli stesso si pone di fronte ad articoli che, indugiando in maniera esagerata sui particolari specialmente di cronaca nera, non aiutano certamente a farsi un’idea corretta della realtà, poiché “la conoscenza di tutti questi particolari – ha continuato il Presule – non contribuisce certamente a costruire una società con canoni diversi da quelli immediatamente legati a questo modo di far comunicazione”. L’incontro nella piazza del paese, ha concluso, non può essere sostituita da quella della piazza virtuale: manca lo scambio diretto, il confronto acceso, ma rispettoso, la possibilità di maturare le proprie idee anche attraverso questi momenti.

All’incontro erano presenti gli studenti della 3a I della sezione economico-sociale del Liceo “G.B. Vico” di Laterza accompagnati dalla Professoressa Valeria Zito, coordinatrice del progetto “Alternanza scuola-lavoro” che ha permesso ai ragazzi di mettersi in gioco in un percorso formativo centrato sulla comunicazione giornalistica. I ragazzi hanno incontrato in momenti diversi il giornalista Michele Cristella, don Oronzo Marraffa e, inoltre, hanno potuto incontrare – in video conferenza da Roma – Mons. Dario Edoardo Viganò, Prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, per ascoltare la sua esperienza ed i suoi interessanti suggerimenti: attenzione alla complessità del mondo digitale, competenza storica, competenza linguistica.

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In questa occasione è stato presentato il nuovo logo della Diocesi elaborato dall’Architetto Teresa Bruno di Massafra. Nella presentazione fatta dall’Ingegnere Vito D’Onghia, Presidente dell’Associazione Ingegneri e Architetti di Massafra, sono stati richiamati gli elementi che compongono il nuovo logo. “Il principio a cui mi sono ispirata nella realizzazione del logo –  ha scritto l’Architetto Rubino nella sua relazione – è la rappresentazione del Pastorale che il Vescovo usa all’interno dei confini della propria Diocesi e durante la proclamazione del Vangelo.

All’interno di un ovale, di colore azzurro, con il profilo della cattedrale che fa da sfondo e  che esprime l’unità e la coesione della Diocesi, è posta una croce stilizzata (simbolo del Vangelo) il cui braccio destro prende la forma del pastorale che nella parte terminale riprende il disegno della voluta che caratterizza la facciata della cattedrale di Castellaneta in quanto sede vescovile”.

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Ha preso la parola il Vice-Direttore della Caritas Diocesana per illustrare l’allestimento della Casa della Misericordia a Castellaneta e la creazione di una Fondazione “Il Samaritano – Castellaneta”, opere fortemente volute dal Vescovo Maniago al termine dell’anno giubilare della Misericordia: Il progetto prevede il recupero di un immobile storico. Si svilupperà su un triplice binario: Centro di Ascolto, Mensa, Accoglienza; supportati dal coordinamento di una rete di intervento e di studio fra Diocesi, parrocchie, associazioni di volontariato, Confraternite e Comune.  

“La Fondazione “Il Samaritano Castellaneta” – Onlus – ha ribadito Stendardi – nasce per volontà del nostro Vescovo di dotare la Diocesi di uno strumento operativo, di ispirazione cristiana, che funga da centro di coordinamento, sviluppo e gestione di tutti i progetti che, elaborati sui dati e sulle esperienze dei nostri uffici pastorali, la Caritas Diocesana promuove e propone nel territorio, con il contributo e sostegno dei fondi derivanti dall’8×1000, in collaborazione con tutte le parrocchie e i Centri di Ascolto”.

La Fondazione “Il Samaritano Castellaneta” non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente fini di solidarietà sociale; promuove il miglioramento della qualità della vita e lo sviluppo culturale, sociale e ambientale nel territorio.

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La redazione

Foto a cura di Carmine Tucci