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Una storia che affonda le sue radici nello spirito mutualistico di ispirazione cristiana.

di Michele Pacciano

 

La Banca di Credito Cooperativo Ginosa Marina ha compiuto 50 anni e ed è festeggiata da tutti i soci con una festa di compleanno al villaggio turistico Valentino di Castellaneta Marina.

Tra gli ospiti d’onore di questa giornata spicca il Presidente Nazionale di Federcasse Dott. Augusto Dell’Erba che ha sottolineato a più riprese come la Banca di Credito Cooperativo di  Marina di Ginosa sia un esempio di quello spirito pionieristico con cui i soci dettero vita a un istituto che ha attraversato mezzo secolo con  la consapevolezza di essere diventato il volano di un territorio basato soprattutto sulla piccola e media impresa agricola e artigianale e che oggi guarda  con un occhio particolare  al terziario e al turismo.

Sembra ieri, che in un territorio non bancato, tra poche case aggregate alla stazione ferroviaria, in cui coabitavano pescatori, profughi istriani, braccianti leccesi del tabacco e assegnatari dell’Ente Riforma Fondiaria, alcuni uomini capitanati dal dottor Franco D’Alconzo, accarezzarono e realizzarono un sogno di sviluppo. Con la sagacia e la perseveranza del popolo di formiche, esaltato da Tommaso Fiore, fecero di un piccolo istituto di credito, la banca più solida nel suo territorio di utenza. Dopo 47 anni, con la nuova governance, questa politica ha dato i suoi frutti, con un unico perno fondamentale che è “la persona”, un rapporto fiduciario e individualizzato con il cliente e il socio.

«Noi siamo differenti per scelta», ama ripetere il Presidente della BCC di Ginosa Marina il dottor Giuseppe Ratti. In questo solco continuerà a dispiegarsi l’opera della BCC che è una delle banche più corteggiate, tra quelle della sua fascia di appartenenza, dai due gruppi bancari che sono in fase di costituzione in vista della prossima riforma degli istituti di credito cooperativo.

La Bcc di Marina di Ginosa è la banca più patrimonializzata nella propria fascia di appartenenza e di territorio con oltre un miliardo di euro di impieghi, riversati per lo sviluppo del proprio territorio, in cinquant’anni.

La festa del cinquantenario ha registrato l’aumento della base sociale che ora supera abbondantemente i 1000  soci ben distribuiti fra imprese e famiglie.

La “Festa dei soci”,  oltre a momenti  “istituzionali”, molto  ben coordinati dal Direttore commerciale Dott. Nico Calabrese, con il saluto del Presidente BCC Dott. Giuseppe Ratti, del Presidente Federcasse Dott. Augusto Dell’Erba e dei sindaci dei comuni di Laterza, Castellaneta e Ginosa,  è stata allietata da una serie di momenti musicali e di spettacolo che hanno visto protagonisti la band “ Spaghetti Brothers” per la musica swing e dance, il quartetto di mandolini di fama internazionale “Hator Plectrum Quartet” che, ha eseguito le più famose arie della musica napoletana, ed il coro “Veris Chorus” diretto dalla maestra Daria Palmisano, che ha eseguito in modo impeccabile brani famosi  contemporanei e non solo, oltre che da un breve intermezzo con il  “Cabaret musicale”  di Giampiero Renna.

È stato anche un momento per riconoscere come la Banca di Credito Cooperativo  sia stata parte integrante della nostra storia, con la presentazione del libro sul cinquantenario, coordinato dal Prof. Vincenzo Calabrese e  Michele Pacciano, che ripercorre a più voci l’evoluzione di un istituto di credito che ha attraversato tutti i momenti del nostro sviluppo ed è diventato il tessuto connettivo e la cartina di tornasole di quei Comuni della zona occidentale di Taranto che si affacciano sul mare e si arrampicano sulla Murgia.

Non meno interessante è stata l’iniziativa dell’annullo filatelico avvenuto a cura di Poste Italiane su tre cartoline raffiguranti altrettanti quadri di Richard Antohi, artista e diplomatico recentemente scomparso, che sono state date in omaggio a tutti gli intervenuti in ricordo della “Festa dei soci”.

I soci della BCC di Marina di Ginosa, hanno ricevuto, al loro arrivo in sala, il libro del cinquantenario e una moneta in argento in ricordo del cinquantenario.

La banca ha sempre avuto un rapporto dialettico e sinergico con le istituzioni e con i cittadini, di cui ha sempre interpretato le istanze, in quel clima di democrazia economica che caratterizza in quanto tale la mission del Credito Cooperativo, che si innesta sullo spirito mutualistico e sulla dottrina sociale della Chiesa che trova ispirazione nella Rerum Novarum di Leone XIII.

La riforma del sistema bancario pone oggi nuova incognite sul cammino del Credito Cooperativo, ma la nostra banca, proprio in virtù della attenta patrimonializzazione che ha perseguito negli anni, può navigare sicura verso nuovi orizzonti affiancando le giovani imprese sempre più proiettate in una prospettiva di lavoro da inventare e di sfide da raccogliere.

Il futuro non è roseo, ma la BCC è pronta ad affrontarlo con la competenza e la determinazione che l’ha sempre contraddistinta, che si sintetizza in una parola, quella attenzione alla “persona” che è soprattutto cura di tutti e di ognuno.

Il Credito Cooperativo non è solo un lavoro, ma anche una scelta di vita. Lo testimoniano tutte le storie incrociate dei soci, dei clienti e dei dipendenti che ogni giorno si sforzano di percorrere un cammino condiviso verso nuove mete.

Nella BCC, come hanno sottolineato tutte le maestranze, e da ultimo il Direttore Generale Antonio Gallitelli, nessuno è un numero.