È la città di Mottola il primo comune ad essere visitato da Sua Eccellenza Mons. Sabino Iannuzzi, vescovo di Castellaneta, all’indomani del solenne ingresso in diocesi celebrato il 15 giugno.
Il Vescovo Sabino, accompagnano dall’arciprete don Sario Chiarelli e dal clero mottolese, giunge dapprima alla cosiddetta “rotonda”, in cima alla collina mottolese e, dopo essersi soffermato qualche istante ad ammirare il magnifico panorama sulla terra jonica, riceve l’accoglienza dei bambini delle parrocchie con canti e balli, palloncini colorati e cartelloni di benvenuto, e a loro il presule dona sorrisi e parole di autentica gioia.
Terminato questo momento iniziale di festosa accoglienza, il Vescovo si reca in visita agli ospiti anziani della struttura residenziale “Umberto I”. Nel saloncino della bella RSSA mottolese, gli ospiti accolgono con un caldo applauso Mons. Sabino, il quale rivolge parole di conforto e invito alla preghiera costante in quanto “l’esperienza della sofferenza è un modo di incontrare il Signore, nel limite del proprio fisico s’incontra Dio”. Gli ospiti ammalati della struttura, per mezzo di un efficace supporto degli operatori, pongono al Vescovo domande di senso sulla malattia e richieste di consigli per affrontarla. Mons. Iannuzzi, emozionato, ancora una volta li invita alla preghiera e li ringrazia perché, dice, “grazie a voi, stasera, ho incontrato il Signore”.
Risalendo il “corso”, fra saluti e sorrisi di benvenuto della tanta gente disposta ai lati della via del passeggio della città, il Vescovo si è recato alla casa comunale dinanzi alla quale le autorità civili – il Sindaco Barulli e altri rappresentanti politici e del corpo di Polizia municipale gli danno un caloroso benvenuto.
Il primo cittadino, dunque, invita il presule a far visita all’antico palazzo presso cui ha sede il Comune della Città. In un salone interno il presule e il primo cittadino mottolese reciprocamente esprimono la gioia di questo primo incontro e si scambiano alcuni doni.
Al termine, il Sindaco e gli altri rappresentanti della Città con il Vescovo si recano in Chiesa Madre per la Santa Messa.
All’inizio della celebrazione l’arciprete don Sario presenta al Vescovo le qualità storiche della Città di Mottola, enumerando dati e protagonisti di un tempo che fanno, della Città e della Chiesa Madre, luoghi dall’importanza storica straordinaria. Gli fa eco il Sindaco Barulli che, insieme a queste doti del luogo, sottolinea l’unità e la generosità della comunità mottolese che, dice “nessuno ha lasciato indietro nel momento critico del bisogno, quale è stata la pandemia e il lockdown”.
Nella solenne celebrazione eucaristica nella solennità del Corpus Domini, il Vescovo Sabino rivolge alla comunità, parole molto significative circa l’orientamento di vita che il popolo cristiano è invitato a scegliere: “guardiamo a Cristo, al suo mistero d’amore, per vivere in comunione da fratelli, facendo esperienza personale del Signore. Vi lancio una provocazione: testimoniamo, senza vergogna, Cristo? Se incontriamo una persona che bestemmia, abbiamo il coraggio di rispondere testimoniando chi siamo? O lasciamo andare?”. L’invito alla testimonianza, dunque, è il primo importante messaggio che il Vescovo Sabino, in visita ufficiale a Mottola, affida alla comunità cristiana che è in Mottola.
Al termine della celebrazione tanti fedeli hanno dato il proprio personale benvenuto al nuovo vescovo, confermando che – come ripete dall’inizio il Vescovo – la diocesi di Castellaneta, è “viva e bella”.
Tommaso Cavaliere
Qui per ascoltare l’omelia di Mons. Sabino Iannuzzi
Qui la fotogallery – Foto: Nico Rotolo