Nel ricordo dell’antica festa in onore della Madonna delle Grazie, il 2 luglio scorso la comunità di Palagianello ha accolto con grande gioia il nuovo Pastore. I giorni che hanno anticipato l’evento hanno visto i parrocchiani delle tre comunità in una fervente collaborazione, per preparare l’accoglienza del Vescovo Sabino.

Il suo ingresso nella comunità palagianellese è cominciato con la visita alla RSA “Suor Elisabetta Longhi”. Il Vescovo “con cuore di padre”, ha voluto che innanzitutto le anziane e le Suore Ospedaliere che le assistono sentissero la sua vicinanza. Il Vescovo ha definito la struttura “un luogo di misericordia, ma soprattutto un luogo in cui è possibile visitare la bellezza di Dio che si manifesta”.

Successivamente, accompagnato da don Gianni Magistro, e dagli altri Parroci della città, ha fatto visita all’Antico Santuario della  Madonna delle Grazie, dove una guida dell’Associazione Culturale “I Portulani” ha illustrato la storia della Cappella e ha fatto ammirare il circostante panorama naturalistico. Attraversando il centro storico, il Vescovo si è fermato a visitare la Chiesa Madre di San Pietro Apostolo, per poi essere accolto dalle Autorità civili e militari presso il Castello Stella Caracciolo. Qui il Sindaco Maria Rosaria Borracci ha salutato Mons. Iannuzzi, descrivendo i palagianellesi come un popolo laborioso e generoso, profondamente legato a Maria SS. delle Grazie.

In seguito il Vescovo, accompagnato a suon di musica dalle Autorità e dai Sacerdoti, percorrendo le strade addobbate a festa per l’evento, ha raggiunto la Chiesa della  Madonna delle Grazie. Accolto in chiesa dai bambini del catechismo e dai giovani, ha baciato il Crocifisso e ha asperso i presenti con l’acqua lustrale. Dopo un momento di preghiera personale davanti al SS. Sacramento, i bambini hanno rivolto al Vescovo un caloroso saluto di benvenuto.

La Celebrazione eucaristica si è svolta sul piazzale antistante la Chiesa. Il Vescovo Sabino ha consegnato tre orientamenti all’intera comunità di Palagianello, partendo dai testi proposti per la liturgia della XIV Domenica T.O./C.

Il primo orientamento è quello della consolazione (cfr. I Lettura) perché la gioia deve neutralizzare la tristezza e la paura. “Ogni cristiano se fa davvero l’esperienza della tenerezza di Dio, che è padre e madre allo stesso tempo, è chiamato a portare agli altri un annuncio di consolazione alle persone che incontra nella quotidianità…” non dimenticandoci di pregare “perché il Signore manifesti la pace a tutti noi a partire dal nostro metro quadrato di vita”. L’invito è quello di essere misericordiosi.

Il secondo orientamento (cfr. II Lettura) prende spunto dall’apostolo Paolo che non si è mai arreso di fronte alle sconfitte e alle debolezze della sua vita, in cui l’ora della prova è accompagnata dalla luce della resurrezione. Dobbiamo lasciarci abitare dalla morte e resurrezione del Signore, per avere la forza di superare una duplice tentazione che continuamente pone a rischio la serenità del nostro vissuto, con una forte mondanizzazione o un forte pessimismo e scoraggiamento. L’invito è quello di realizzare l’incontro con il Cristo crocifisso che rende ogni persona una persona nuova.

Dopo la consolazione e la croce, il terzo orientamento è quello della preghiera; “pregate dunque il Signore della messe, perché mandi operai nella sua messe”. Gli operai  provengono da Dio stesso; “è Lui che sceglie, ed è Lui che invia.” L’invito è quello di aprirci alla grazia del Signore per divenire attraenti come le prime comunità cristiane.

Prima della benedizione il Vescovo Sabino ha affidato a Maria SS. delle Grazie l’intera comunità.

Rosa Miola

Qui per ascoltare l’omelia di Mons. Sabino Iannuzzi

Qui per la fotogallery – Foto: Mariarosa Patruno