Centro di Ascolto, Mensa, Accoglienza, ma soprattutto una rete che mette insieme Diocesi, parrocchie, associazioni di volontariato, Confraternite e Comune

Il progetto prevede il recupero di un immobile storico. Si svilupperà su un triplice binario: Centro di Ascolto, Mensa, Accoglienza; supportati dal coordinamento di una rete di intervento e di studio fra Diocesi, parrocchie, associazioni di volontariato, Confraternite e Comune.

La Mensa sarà un servizio volto al soddisfacimento di un bisogno primario, integrato con un percorso di re-inclusione sociale. Con l’utilizzo di un pulmino, il servizio garantirà il pranzo a domicilio anche a famiglie disagiate o ad anziani soli ed indigenti impossibilitati a usufruirne direttamente.

L’Accoglienza notturna sarà un servizio garantito, nella stessa struttura,  a persone senza fissa dimora. Sarà aperta dalle ore 21.00 alle 8.00 con una capienza di 12 posti letto. L’accoglienza notturna garantirebbe alle persone ospitate una permanenza di breve-medio periodo per supportare un progetto di accompagnamento e re-inclusione sociale.

Il Centro di Ascolto è la base del presente progetto. Sarà il “corpo centrale”, il punto di riferimento della rete istituzionale, del volontariato e dell’associazionismo, attraverso cui si coordineranno, si studieranno e si realizzeranno le attività connesse con il progetto. A beneficiare degli interventi è la diocesi, il sistema di welfare locale, i Servizi Sociali, i cittadini che, grazie a questa forma di contrasto della povertà,  a quest’opera di testimonianza e di servizio, avranno opportunità di crescere nei valori della solidarietà, dell’accoglienza, della gratuità.

Andrea Stendardi

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