Il Vescovo Claudio ha incontrato il consiglio diocesano di AC e i nuovi presidenti parrocchiali.

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All’indomani del rinnovo dei consigli parrocchiali, l’Azione Cattolica Italiana della nostra Diocesi si prepara a vivere l’Adesione 2017, che culminerà come da tradizione nelle celebrazioni del prossimo 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione di Maria. Primo importante appuntamento è stata la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Claudio, domenica 27 novembre 2016, alle ore 18.00 in Cattedrale, durante la quale i nuovi presidenti parrocchiali e i consiglieri diocesani hanno ricevuto il mandato dal Vescovo.

AC, bella storia!”… Lo slogan proposto quest’anno dalla presidenza nazionale, per promuovere l’adesione, ci dice che ogni tessera di AC è una storia. Una storia originale di un pezzo di vita che ha trovato radici nella proposta associativa. Ogni tessera di AC è il tassello di un mosaico che insieme ad altre tessere, e ad altre storie, fa della vita associativa una storia di bellezza. Storie di ragazzi, di giovani e di adulti, del Nord e del Sud, delle metropoli e dei piccoli centri, che hanno scelto con il proprio sì di mettersi al servizio dei fratelli e della Chiesa sulle orme del Risorto. L’AC è una bella storia perché tiene insieme tante belle storie, attraverso la costruzione di legami.

Accanto al nostro Vescovo erano presenti gli assistenti diocesani di AC, don Domenico Affortunato e don  Graziano Marangi, e il parroco della Cattedrale, don Andrea Cristella.

Nella sua omelia Monsignor Maniago ha così riassunto il senso e lo scopo dell’appartenere oggi all’Azione Cattolica Italiana: “Chi cammina non è mai nello stesso posto, non è mai uguale a se stesso. La santità non è un vanto ma un impegno: fa trasparire la grandezza del Signore. Essere di AC significa essere vigilanti, come suggerisce la liturgia in questa Prima Domenica di Avvento; vivere la nostra vita quotidiana nel segno della fede, con il Signore, per essere con Lui protagonisti nella storia, a qualunque età. Abbiamo bisogno di un’AC che vigila, di persone attente, che hanno gli occhi aperti, non dormono, per cogliere come e dove testimoniare meglio il Vangelo, come e dove aiutare i fratelli più piccoli. Occorre però fare un passo avanti, cambiare! In questo nostro cammino, nelle nostre parrocchie, nella nostra vita, nella nostra società, dobbiamo abbandonare vecchie usanze e rivestirci di un abito nuovo, dell’abito più bello: il Vangelo di Gesù Cristo”.

Rocco Emanuele Valente