In questa prima domenica 4 di luglio 2021, nella Parrocchia del Sacro Cuore di Massafra, la comunità si è stretta in un accogliente e amorevole abbraccio, nel vivere un momento di grazia e gioia piena, la Professione Perpetua di Suor Maria Teresa Imanaturikumwe, durante la Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Claudio Maniago.

“Mi hai scelto prima che io nascessi, mi hai amato prima che io esistessi… nessuno può narrare le meraviglie che operi in me”, in tal modo abbiamo cantato, nella lingua madre di Suor Maria Teresa, in un tripudio di emozioni, danze, colori, che hanno unito due popoli, sotto un unico sguardo paterno, quello di un Padre che ci ama e che ha fatto di ciascuno di noi un prodigio al quale Suor Maria Teresa, ha offerto totalmente se stessa, lasciando tutto e tutti, per poter amare in Lui proprio tutto e tutti. “Mi consacro a Te per sempre”, con queste parole, suor Maria Teresa, ha fatto tremare i nostri cuori. Mons. Maniago ha posto l’attenzione proprio su quel “per sempre”, che tante volte ci spaventa dinanzi al quale ci sentiamo vulnerabili, in una società che, spesso ci spinge ad essere vacui, verso un equilibrio instabile, privi di una bussola. Eppure, noi sappiamo perfettamente quale è il nostro Nord, la nostra Stella Polare, ed oggi, con Suor Maria Teresa, abbiamo cantato le meraviglie che scaturiscono dal seguire questa Stella, che illumina sempre i nostri passi e guida le nostre scelte.

Discernimento -Vocazione – Scelta. Tutto il vissuto di Suor Maria Teresa l’ha condotta a questo giorno, a questo momento e la sua vita, “abitata da Dio”, si è manifestata ai nostri occhi. Occhi lucidi di emozione, difficile da trattenere, dinanzi a questa giovane donna prostrata, dinanzi al suo coraggioso “eccomi”, così delicato e allo stesso tempo forte e deciso da rimbalzare di cuore in cuore, lasciando in ciascuno di noi quel segno evidente che solo l’Amore è in grado di scalfire.

Quanta emozione nell’abbraccio con la Madre Generale delle Suore Francescane di Nostra Signora del Monte, dal quale ci siamo sentiti tutti avvolti e custoditi.

Una vita consacrata a Dio non è una vita priva di qualcosa, Dio non toglie nulla, ma ricolma il nostro essere, non turba la gioia dei suoi figli, se non per prepararne una più certa e più grande. Una vita consacrata a Dio profuma della bellezza del sentirsi chiamati per chiamare, del sentirsi amati per amare ha sottolineato il nostro Vescovo Claudio nella sua omelia.

A noi giovani, infine, Suor Maria Teresa ha rivolto il suo pensiero, invitandoci a non avere paura quando il Signore ci chiede di seguirlo, a saper pronunciare il nostro “Si” con coraggio, anche quando è necessario “passare per la porta stretta”, per fare così della nostra vita un dono e un capolavoro, scoprendo che non siamo più noi soli a vivere, ma è il Cristo che vive in noi, che ci chiede di spalancargli le porte della nostra esistenza, perché una vita abitata da Dio è sempre una vita meravigliosa.

Grazie, Suor Maria Teresa, perché oggi, con i colori sgargianti della fede, hai dipinto su una tela che sarà sempre per noi dono prezioso. E Gioia Sia.

Antonella Martucci